Il Teatro è senz’altro uno dei monumenti più importanti dell’antica Minturnae e dell’intero sud pontino. La struttura fu liberata dalle casupole e dalle stalle che vi insistevano, durante gli scavi del 1931-33. I restauri e il completamento dei lavori nel corridoio sostruttivo esterno sul lato ovest avvenne nel 1942 e qualche anno dopo fu completata anche la sistemazione della cavea, della scena, e delle gradinate.

I primi passi che portarono negli anni sessanta del novecento, a fare di un rudere un nuovo centro pulsante di vita teatrale, contribuendo in maniera determinate al turismo culturale, furono avviati dall’Ente Provinciale per il Turismo di Latina sotto la presidenza di Mario Costa. Grazie alla collaborazione con la Soprintendenza e il sussidio prezioso del “guru” del teatro italiano Remigio Paone, originario della vicina Formia, fu completato il disseppellimento e il restauro integrale, prima del grande rilancio. Si ricorse per questo all’ausilio del regista Ottavio Spadaro ed una attrice
iconica come Emma Grammatica, che tenne a battesimo il rinato teatro.

Di lì fino ai primi anni del nostro secolo, si succedettero stagioni di spettacoli di alto profilo (con opere, tra l’altro, da Euripide a Plauto, da Shekaspeare a Machiavelli e Goldoni, da Pirandello a Ibsen). Gli spettacoli impegnarono compagnie nazionali e attori famosi, che resero ancora più entusiasmanti le estati minturnesi con una programmazione che teneva conto anche delle proposte collegate al territorio. Gli spettacoli attiravano folle di appassionati, non solo turisti, che fecero del teatro antico minturnese una méta tra le più apprezzate d’Italia e che ebbero una positiva ricaduta economica e turistica sull’intero comprensorio.

Quella intensa stagione iniziale con il tempo si è andata affievolendo, fino a lunghi periodi di totale inattività o di sporadici spettacoli estivi. Alla luce di tutto questo, si rende sempre più necessario, nell’ambito del progetto complessivo di riqualificazione dell’intero comprensorio, un’azione di rilancio delle attività del teatro e per farlo in maniera efficace bisognerà intervenire su tre fronti. Innanzitutto la creazione di calendari di alto interesse non solo nazionale e che contengano opere che possano attrarre per la loro specificità visitatori internazionali. Una programmazione, cioè, basata non solo su classici tradizionali, ma che attinga ad opere nuove e attuali, di riconosciuto valore. La direzione va affidata per una programmazione di successo ad una personalità artistica competente, sensibile e attento, anche alle ultime tendenze.
Altro intervento necessario sarà quello del sistema di accoglienza, come già ricordato, dai parcheggi al punto ristoro, che possano offrire agli spettatori quei confort necessari affinché l’esperienza risulti la più confortevole possibile. Di ogni opera che verrà rappresentata verranno fornite adeguate informazioni e, se possibile, gli stessi testi stampati o proposti online. Il terzo intervento si qualificherà con la creazione di una rete informativa e promozionale adeguata, sia attraverso i social, network e TV, e secondo gli standard più moderni, che diano visibilità e facciano conoscere le varie rassegne ai potenziali fruitori. In questo modo le attività teatrali, in sinergia con tutte le altre proposte del comprensorio, accresceranno l’interesse verso quello che può diventare un importante polo attrattivo di turismo culturale, in un territorio fin qui particolarmente carente.
